27 settembre 2010
Pasian di Prato - Sì è tenuta martedì 28 settembre 2010 alla presenza di oltre cento persone la Conferenza finale del PROGETTO SMARTEACH presso la sala Convegni dell'ENAIP FVG, durante la quale sono intervenuti insegnati ed autorità, per condividere le loro esperienze in classe con la Lavagna interattiva multimediale (LIM), e trarre le conclusioni di quello che è stato un esperimento durato 16 mesi.
Come ha infatti precisato in apertura Gilberto Collinassi, project leader ENAIP, Smarteach è un progetto Leonardo da Vinci (FSE) dedicato all'innovazione della didattica attraverso la sperimentazione della LIM, promosso e sostenuto dalla Direzione Regionale Istruzione, Formazione e cultura della regione Friuli Venezia Giulia.
Il progetto ha interessato 19 istituti secondari superiori ed enti di formazione professionale della Regione, ma dato il forte interesse dimostrato, dai 45 insegnanti coinvolti inizialmente, si è giunti ad un numero allargato di 120 docenti, che hanno reso partecipi in conclusione più di 30.000 studenti, tra cui circa 600 stranieri ed un centinaio con problemi di disabilità.
I primi ad intervenire alla conferenza sono stati tre insegnanti che hanno riportato la loro esperienza dell'uso della LIM in aula: Manuela Giorgi dell'IGT Fabiani di Trieste, Morena Zilli del Cnos FAP-Berarzi di Udine, e Silvia Astorri dell'OSF di Pordenone.
Manuela Giorgi, professoressa di matematica, si è dichiarata entusiasta dei risultati ottenuti in classe, definendo la LIM come un ottimo strumento per lavorare, un mezzo innovativo e di scambio informazioni tra docente e alunni, e tra alunni e alunni, che permette anche agli insegnati stessi di apprendere mano a mano che il progetto si sviluppa in classe.
"L'unico svantaggio" è stata a lamentela ironica "è che la scuola possedeva solo una LIM e tutte le classi volevano utilizzarla".
Della stessa idea l'altra insegnate di matematica presente, Morena Zilli, che ha reso manifesta l'importanza della manualità della LIM, e la relativa difficoltà degli studenti di lavorare per mezzo tastiera. La LIM anche in questo caso è stata utilizzata come estensione della lavagna tradizionale, ma grazie alla tecnologia interattiva e digitale ha permesso una maggiore collaborazione tra i ragazzi per sviluppare i progetti proposti durante le lezioni, ed ha facilitato al tempo stesso l'apprendimento delle nozioni.
E' stata poi la volta di Silvia Astorri, docente di Storia, che ha presentato alla platea presente della sala convegni ENAIP, le Olimpiadi di Storia, un nuovo metodo per insegnare ai ragazzi facendoli divertire e rendendo l'apprendimento più facile.
"Nelle mie classi c'è una discreta percentuale di studenti stranieri, e per questi ragazzi è difficile leggere e memorizzare le date e le nozioni in una lingua che non è la loro. Con l'ausilio della LIM ho potuto fare lezione mostrando in classe le cartine geografiche e rendendo più accessibili i concetti che dovevo spiegare"
La prof.ssa Astorri ha espresso infine il grande successo che l'utilizzo della LIM ha avuto, e le valutazioni positive che gli stessi ragazzi hanno dato a questo strumento.
E' intervenuto anche Paolo Ellerani, ricercatore dell'Università di Bolzano, che ha dato dimostrazione pratica della LIM, utilizzandola come supporto per esporre gli obiettivi e le prospettive del progetto Smarteach.
Il prof. Ellerani ha messo al centro del dibattito sulle nuove tecnologie per la didattica la motivazione e la multiculturalità, facendo anche riferimento alle esperienze in classe di cui avevano parlato gli insegnati poco prima. Punto focale dell'intervento è stata la necessità di integrare i nuovi mezzi didattici con quelli tradizionali, non solo all'interno degli ambiti scolastici, ma anche come sussidio per i settori di business.
In videoconferenza Daniele Barca, dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna, ha sottolineato la centralità della rete web e l'importanza che questa risorsa ha al giorno d'oggi, in un epoca in cui tutti già hanno a che fare con tecnologie di vario tipo, dal lettore mp3, al cellulare, al computer.
"La tecnologia ha un ciclo di 5 anni, esistono lavagne interattive già con altre specificità, ma la vera novità è il poter usufruire di internet e della rete per fare lezione in classe".
Enrico Olioso, Edulife, è intervenuto sulle diverse tipologie di LIM ad oggi in uso nei differenti settori, dando un quadro generale di tutte le possibilità tecniche ed informatiche che potrebbero essere messe a disposizione per la didattica, almeno in linea teorica.
E' stata poi la volta di Gianmarco Malagoli, dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Modena, che si occupa in particolar modo di disabilità. In questo contesto il prof. Malagoli ha tenuto a precisare quanto uno strumento innovativo come la LIM possa facilitare la comprensione e l'accessibilità alle lezioni anche per ragazzi con degli handicap fisici, causa per cui normalmente hanno possibilità ridotte di partecipare alle lezioni tradizionali.
"La LIM porta al centro dell'esperienza le persone, con questo mezzo l'io diventa noi, è uno strumento di mediazione didattica. La LIM non pensa solo al prodotto ma permette di rivedere il processo tramite la comunicazione didattica e la comunicazione collaborativa in classe".
Ha poi concluso l'intervento riportando l'esperienza personale a Modena, e ribadendo la necessità che sussiste nel formare gli insegnati perché vengano a conoscenza, e abbiano le possibilità fisiche di utilizzare i nuovi mezzi che la tecnologia propone per l'insegnamento e l'apprendimento.
A dimostrazione che oggi la multimedialità e l'utilizzo di diversi strumenti comunicativi sono diventati la norma, di nuovo un collegamento in videoconferenza, questa volta con Paolo Ferri dell'Università Bicocca di Milano, che ha tratto le conclusioni di quelli che sono stati i 16 mesi di progetto Smarteach.
Il prof. Ferri ha ripetuto più volte durante il suo intervento la centralità dell'utilizzo della rete web durante le lezioni, ma ha anche tenuto a specificare che è compito degli insegnanti stessi trovare il modo più adatto per sfruttare la tecnologia a loro disposizione, per coinvolgere gli studenti.
A completare il quadro, Enzo Burchiellaro dell'Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia, ha espresso il desiderio e l'interesse di istituire dei seminari sull'esperienza delle LIM in classe.
"Non è più possibile continuare a condividere materiale didattico attraverso le chiavette USB o mezzi simili, ormai è necessario che gli insegnanti si affidino alle nuove tecnologie senza il timore di affrontare le novità".
E proprio con questo scopo, ai partecipanti è stato distribuito gratuitamente il Manuale "Lavagna Interattiva Multimediale. L'utilizzo per la creazione di ambienti significativi di apprendimento", nel quale si possono trovare le varie esperienze degli ultimi due anni e le prospettive che questo progetto ha comportato.