Una cordata di aziende salva la coop San Mauro
Una cordata di aziende salva la coop San Mauro
Una cordata di aziende salva la coop San Mauro
25 novembre 2013

MANIAGO Il rilancio della cooperativa sociale San Mauro potrebbe partire da un progetto con Seed Group, aggregazione che impegna sette aziende della provincia appartenenti a Comet, distretto della componentistica e termo-elettromeccanica. La coop maniaghese, che è una tra le maggiori realtà nel mondo dell'handicap del Pordenonese, in cui trovano impiego 26 addetti, di cui 12 soci e 14 assunti con borse lavoro, da circa due anni sta attraversando un momento di difficoltà. Da settembre però è stata registrata una piccola ripresa, grazie al recupero di alcune commesse, e ora potrebbe farsi avanti la possibilità di un accordo con Seed Group. I vertici delle aziende associate, che contano circa 300 dipendenti e più di 30 milioni di euro di fatturato complessivo, hanno infatti visitato la San Mauro, coi rappresentanti dell'Enaip di Pordenone, per toccare con mano questa realtà e valutare la possibilità di intraprendere una collaborazione. Le imprese che fanno parte di Seed Group sono Alfa Elettronica di Cordenons, Bettin Angelo lavorazioni metalliche di Pasiano, Costam Hi-tech di San Quirino, Eps di Villotta di Chions, Martin Stefano di Pordenone, Prosem progetto semina di Roveredo in Piano e Ros di Azzano Decimo. «La cooperativa sociale San Mauro, oltre a essere attenta nell'offrire opportunità lavorativa alle persone svantaggiate, rappresenta un'interessante opportunità di business - ha dichiarato il presidente di Seed Group, Alfredo Turchetto -. Ad oggi, per le piccole e medie imprese diventa sempre più strategico e spesso indispensabile fare rete, allo scopo di perseguire obiettivi e piani comuni, per aumentare la propria competitività e capacità d'innovazione, grazie alla condivisione di informazioni, prestazioni e conoscenze. Fare business con sensibilità sociale è possibile e questo ne è un esempio concreto». La coop, essendo un laboratorio occupazionale per disabili, rappresenta un'opportunità sia per le persone svantaggiate sia per le imprese committenti, che vengono sgravate da lavorazioni che internamente avrebbero costi elevati. Seed Group avrebbe quindi raccolto l'appello lanciato nei mesi scorsi dal presidente della coop Giancarlo Boaretto. Il vertice della San Mauro, sempre alla ricerca di nuove strategie e sbocchi per questa realtà, aveva infatti chiesto aiuto alle aziende locali per reperire nuovi ordini che potessero garantire la prosecuzione e il mantenimento dell'attività. Al momento, sono al vaglio diversi progetti di collaborazione e l'auspicio è che questi possano presto decollare e mantenersi nel tempo. «Alla San Mauro siamo in grado di industrializzare dei semplici processi di lavorazione e riusciamo garantire un ottimo servizio a livello qualitativo - ha detto Boaretto -. Rimaniamo, comunque, decisamente concorrenziale in termini di costi. I ragazzi impegnati nei laboratori dedicano la loro giornata lavorativa alla realizzazione delle lavorazioni sviluppando, allo stesso tempo, capacità di operare in gruppo». Giulia Sacchi ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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