Apre domani
23 novembre a
Venezia il
Salone Europeo della Cultura, tre giorni di eventi, workshop e convegni nell'area dei magazzini Ligabue.
L'edizione 2012, promossa da Nordesteuropa Editore, Expo Venice e Corriere della Sera, si presenta completamente rinnovata e vedrà per la prima volta in contemporanea quattro eventi culturali autonomi:
il Salone dei Beni Culturali, Open Design Italia, il Salone delle nuove tecnologie digitali per la cultura e Restauri Aperti.
Fil rouge tra le quattro diverse sezioni sarà
Venezia#Berlin. Dopo Parigi nel 2011, il confronto ravvicinato sarà con la capitale tedesca, protagonista nell'ultimo trentennio di una rinascita culturale che vede nei giovani artisti e designer i suoi attori principali.
Il punto di partenza è che la cultura può e deve diventare un fattore strategico di crescita e sviluppo del Nordest e dell'Italia. Perché frutta al Paese il 5,4% del Pil e dà lavoro a 1,4 milioni di persone, pari al 5,6% del totale degli occupati (dati Fondazione Symbola).
Tra i temi al centro della manifestazione, anche l'impatto degli eventi culturali sull'economia, il binomio cultura-turismo, le sinergie pubblico-privato, l'umanesimo e il rapporto tra religione e società.
Numerosi gli ospiti di prestigio, tra cui Wolfgang Munchau, vice direttore del Financial Times, e Thomas Mayer, senior advisor Deutsche Bank; il filosofo Francesco Botturi e l'antropologo Christoph Wulf; i giornalisti Aldo Cazzullo e Gian Antonio Stella; l'architetto Hans Kollhof; il direttore del DMY - International Design Festival di Berlino Jörg Sϋrmann; Dieter Haselbach, sociologo e co-autore di
Der Kulturinfarkt, "L'infarto della cultura", la cui versione italiana edita da Marsilio sarà presentata in anteprima al Salone.
Per il calendario completo degli appuntamenti visita il sito
www.venezia2019.eu