Escursione settimanale fra i talenti, i saperi e le bellezze del nostro territorio
La nuova trasmissione di Rai Friuli Venezia Giulia, in onda il mercoledì alle 11.20, attraversa i luoghi e le risorse del nostro territorio.
A cura di Arianna Zani ed Elena Commessatti, si tratta di un contenitore radiofonico per un viaggio che attraversa tutto il territorio passando per itinerari originali e un turismo consapevole per riscoprire la bellezza e la cultura dei borghi con il loro artigianato, le nuove botteghe, le tecniche e le particolarità artistiche e quelle naturali meno conosciute.
Una trasmissione che racconta anche un nuovo modo di stare assieme, perché, unendo passioni, competenze e ideali si costruiscono “comunità”.
Puntata speciale quella che andrà in onda questo mercoledì, 19 luglio 2023, in cui si parlerà di un prodotto tipico che nasce da un sapere antico della nostra regione, raccontandone la storia e le esperienze.
Stiamo parlando de i scarpéts de Cjargne, protagonisti di un progetto di tutela del patrimonio culturale per la valorizzazione della tradizione artigianale e del territorio promosso da una nutrita rete di realtà della zona, capitanate dal Museo Gortani di Tolmezzo, progetto declinato in un’ottica di formazione e sviluppo di nuova imprenditorialità, con la possibilità di diventare esempio virtuoso per attivare in seguito altri progetti di valorizzazione degli antichi mestieri del Friuli Venezia Giulia.
In compagnia della ricercatrice Monica Peron e di Aurelia Bubisutti presidente della Fondazione Museo Carnico delle Arti Popolari Michele Gortani assieme ad alcune delle lavoratrici dei scarpéts, faremo un piccolo viaggio con le mani, con i piedi, con il cuore addentrandoci nella storia, nell’etnografia, nella tradizione, raccontata e vissuta con un tangibile sbocco nel futuro, come testimonieranno Antonella VandenHeuvel, Direttrice Enaip FVG e Danilo Farinelli Direttore Carnia Industrial Park.
Ci sarà spazio anche per riflettere insieme su concetti quali memoria, tradizione e conservazione che, in modo metaforico e non, intessono l’ordito di un racconto di montagna e identità.
Infine, per la striscia conclusiva “Lei è peggio di me”, scambio ironico e complice tra donne sui massimi o minimi sistemi della vita, commentando il tarocco della settimana e chissà, forse, per rimanere in tema, si parlerà di scarpe, cruccio e delizia del mondo femminile. O maschile…
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